mercoledì 26 novembre 2008

DIRETTA WEB DEL CARDINALE SEPE



Mentre scrivo il Cardinale Crescenzio Sepe dell'arcidiocesi di Napoli sta svolgendo un incontro nel Duomo di Napoli col Maestro De Simone aperto a tutta la cittadinanza: "in Dialogo con la città".
Incontro in diretta web la cui visione è possibile per chiunque abbia un accesso a internet, collegandosi a www.chiesadinapoli.it.

Credo che questa sia la prima volta che un uomo della Chiesa utilizzi questa opportunità multimediale per cercare di entrare in contatto con un pubblico (fedele o meno) più vasto.
Ritengo personalmente eccezionale come quest'uomo dall'accento marcato, abbia una mente tanto aperta da riuscire a coinvolgere persone come il sottoscritto utilizzando le nuove tecnologie, i New Media.

Non andiamo tanto lontano, non partiamo dalle iniziative di raccolta fondi per bambini, dal suo libro che sta avendo un buon successo editoriale (Non rubate la speranza), dalla sua presenza in occasioni che vanno anche al di là di situazioni prettamente clericali.
Partiamo da quando meno di un mese fa il Cardinale Crescenzio Sepe si è iscritto a Facebook.com raggiungendo in pochi giorni il tetto massimo di 5000 (cinquemila!) iscritti ed iniziando ad interloquire con questi attraverso dei comunicati che hanno scaldato e divertito il cuore anche di chi non prega e frequenta la chiesa solo per partecipare ad eventi come matrimoni, battesimi... funerali.

Il Cardinale Sepe è un gran bel personaggio che farà sicuramente molto parlare di sè in futuro, ma non perchè ricerchi la visibilità (e questo si sente), ma perchè veramente ritengo che sia un pastore a cui sta a cuore la sorte di Napoli e dei suoi abitanti.
Io lo chiamo "Crescenzio Superstar" e mi perdonino la chiesa e i suoi fedeli. Benigni chiamò il papa con l'appellativo scherzoso Wojtylaccio e fu attaccato ingiustamente.

Cardinà... a madonn' t'accumpagna!

mercoledì 19 novembre 2008

FOTOGRAFIA E PRECARIATO: IL DIGITALE HA FATTO CRASH

L’avvento delle tecnologie digitali hanno prodotto un crash nel mercato della fotografia d’archivio non indifferente in concomitanza con la depressione editoriale in atto da alcuni anni e, botta finale, la crisi finanziaria che si è ripercossa su tutte le attività medio-basse quali la fotografia stessa.

Oggi in molti possono permettersi l’acquisto di una fotocamera digitale e pertanto la produzione di immagini è nettamente aumentata in maniera esponenziale rispetto a 8-10 anni fa e il fotografo deve battagliare quotidianamente per offrire contenuti visivi sempre più originali e ricercati per poter fronteggiare la vasta produzione internazionale di immagini.
Non solo, il web offre una gran quantità di portali dove poter uploadare le proprie foto e dove decidere se queste sono protette sotto copyright o copyleft (cessione gratuita citandone l’autore, ad esempio) e molti aspiranti fotografi, pur di vedere le proprie foto che compaiono da qualche parte per la sola gloria, caricano le loro foto libere da diritti d’uso senza quasi mai rendersi conto di fare un grosso danno a chi di fotografia d’archivio ci vive: per ogni foto regalata è un mancato guadagno per il fotografo che quella foto (simile) l'avrebbe "venduta".

Il futuro di questo settore non si presenta roseo e già molti fotografi stanno chiudendo la baracca o stanno cercando nuovi canali come quello della fotografia d’arte, l’elaborazione digitale e la post-produzione dell'immagine, l’insegnamento o specializzarsi in settori dove si necessita di realizzare necessariamente immagini ex-novo (riproduzione fotografica per cataloghi, reportage, convegni...).

Non è questa mia uno scoraggiare coloro che vogliono fare i fotografi da grandi perchè come nel 1839 Paul Delaroche dichiarò “da oggi la pittura è morta !”, mentre invece fu l'occasione per approdare in nuove forme di pittura diverse dalla riproduzione fedele della realtà (dall'impressionismo in poi), così la fotografia digitale potrà offrire l'opportunità di creare nuove applicazioni e formule visive contaminate dalla conoscenza di altre fonti multimediali e artigianali.

martedì 11 novembre 2008

CALENDARIO 2009: SCARICA GRATIS IN PDF!

E' ora pronto il calendario che ho realizzato per il 2009.
Pesa circa 11Mb. Gli scorsi anni li rendevo di 2-3Mb al massimo perchè consideravo che non tutti avessero l'ADSL per scaricarlo senza problemi.
Il calendario di quest anno è un omaggio a Maurits Cornelis Escher in quanto mi sono ispirato (ma molto liberamente) alla sua opera Metamorfosi.
L'originale dell'immagine del calendario misura ca. 17cm di altezza e ca. 300cm di lunghezza. E' stata realizzata nell'arco di 8 mesi tra Febbraio e Ottobre 2008 con un'interruzione di 2 mesi in quanto il Mac G4 sul quale la stavo lavorando, non mi consentiva più di continuare per mancanza di memoria Ram.
Il passaggio a un nuovo iMac con 4Gb di memoria Ram, è stata la soluzione per concludere questa "prima fase" dell'opera: perchè in effetti non è completa.
Metamorphosis di M. Escher ha una fine che si conclude con l'inizio ed è mia intenzione riuscire a chiudere questa "Metamorfosi 2008" allo stesso modo. Inizio e fine che coincidono. Ma la particolarità dell'immagine del calendario non sta solo nell'ispirazione all'opera di Escher, ma il fatto che sia il Panorama di Napoli più lungo del Mondo. 
E' la fusione di più foto del mio archivio di Napoli effettuata per mezzo del Photoshop.
Il calendario, come i precedenti già realizzati, è scaricabile gratuitamente, è in PDF ed è possibile stamparne copie illimitate purchè non se ne alteri la grafica e non sia commercializzato (copyleft).
Stampandolo è possibile magari rifilare i 12 mesi ed incorniciarli affiancandoli in un'unica cornice, in modo da poter comporre l'intera immagine nel suo insieme.
Un piccolo oggetto da collezione, insomma.



www.gutenberg2000.org

sabato 8 novembre 2008

FOTOGRAFIA PER I BENI CULTURALI: uno sbocco ci sarà?


"Gallery", libera ispirazione della "Galleria" di M. Escher, di Marco Maraviglia.

Una risposta di Claudio Velardi (Assessore al Turismo Regione Campania) sul suo blog a Marinella Rotondo:
La gestione del parco archeologico di Cuma è della Soprintendenza, cioè dello Stato. Nell’intesa che stiamo per siglare con il Mibac, la gestione di alcuni di questi siti (compresa Cuma) passerà a noi. E cercheremo di migliorare l’accoglienza.

Questa è una cosa interessante: significa che l’ Assessorato al Turismo avrà lo strumento in mano adatto per eliminare il divieto di riprese fotografiche?
Mi riferisco ad un articolo più approfondito che ho scritto su www.gutenberg2000.org.

Alla Fondazione Mirò di Barcellona si puo’ fotografare (senza flash, senza treppiede)
In tutte le case di Gaudì di Barcellona, Sagrada Familia compresa, idem.
A Bruxelles puoi fotografare all’interno dell’Atomo, nel Museo della Birra, nel Parlamento Europeo durante visite guidate…
A Losanna (CH) tutti i musei che ho visitato si puo’ (tranne la fondazione Hermitage che è privata).
A Parigi si puo’: nel Museo dell’Erotismo, al Museo d’Orsay, al Centre Pompidou (museo d’arte moderna), al Louvre…

A Napoli i turisti possono fotografare solo la munnezza.
E l’immagine che gira all’estero di Napoli è penalizzata da leggi sui Beni Culturali che si succedono da anni arrivando oggi a un punto che le stesse sovrintendenze si muovono goffamente non riuscendo più ad interpretare la stessa Legge (l’attuale Codice dei Beni Culturali).

Forse non tutti sanno che in Italia avere in concessione i servizi museali (biglietteria, bookshop, produzione editoriale in esclusiva, vigilanza…) è un gran business di diversi milioni di euro e sappiamo chi ci guadagna, chi è leader nei servizi museali.
A cominciare da quella Casa editrice che è la massima produttrice di volumi sui beni culturali in Italia grazie all’esclusiva di riprese video-fotografiche nei musei che gestisce.

L’immagine turistica di un Paese, si diffonde non solo attraverso volumi che costano una cifra blu, ma anche attraverso le foto che si fanno vedere agli amici, attraverso i video messi in rete, ad una liberalizzazione editoriale nel settore che potrebbe consentire anche all’ultimo tipografo di stamparsi una city-map con tanto di bannerini pubblicitari e foto di beni culturali.

L’Assessorato al Turismo ha lo strumento per liberalizzare come all’estero le riprese fotografiche dei beni culturali?

venerdì 7 novembre 2008

OBAMA E IL SUO BLOG



Obama che si rivolge nel suo discorso dopo le elezioni a tutti.
Obama commovente.
L'uomo venuto dal nulla.
Obama ne ha fatta un'altra delle sue. Ha creato un sito dove è possibile scrivere le proprie idee per il cambiamento: www.change.gov. Un momento di partecipazione dei cittadini. Un momento di ascolto. Un laboratorio per capire in diretta quali siano effettivamente i problemi che più affliggono i suoi elettori che cercano comunque di esprimere le proprie idee per il migioramento della Nazione. Per il cambiamento.
La sera è un po complicato entrarci, bombardato da tutto il popolo americano. Ma provate ad entrarci di giorno e magari mandategli pure un messaggio di scuse per ciò che ha detto il nostro premier ("...è abbronzato").

Io, anti-colonialista, sempre stato anti-americano, io che mi sono sempre sentito suddito degli USA... ora mi sento di poter dire con convinzione che anch'io mi sento americano.
Anch'io "we change".
Anch'io Obama.

Spero che non sia solo un'illusione. Che non sia un delirio collettivo.

giovedì 6 novembre 2008

LA SEMANA NAPOLITANA A MADRID



E' in corso presso l'Auditorium Nacional de Musica de Madrid la mia prima mostra (e forse unica) all'estero.
Le mostre per me non sono importanti, ma l'amore che ho per la Spagna mi fa sentire onorato del fatto di essere ospitato nell'ambito di un gemellaggio Napoli-Madrid.
La cosa è avvenuta abbastanza per caso: l'Assessore al Turismo/Spettacolo Valeria Valente vide delle mie foto sul libro "Napoli, un sito tanti link" edito da Nunzia Massa Editore la quale fu contattata dall'assessorato stesso in quanto voleva fortemente "esportare" alcune immagini del libro in quest'occasione.
Un altro regalo ricevuto in quest'occasione è stato quello di aver conosciuto il "sig.Bloom", ormai storico organizzatore de "lo Sguardo di Ulisse" e di altri importanti eventi di Napoli (si è occupato della parte organizzativa e tecnica)  e l'attivissima Giuliana Caso senza la quale intraprendenza probabilmente la mostra non ci sarebbe mai stata: sono entrambi 2 personaggi di cui sentiremo parlare e che fanno molto bene alla città.

Per chi volesse approfondire relativamente all'evento:

Salvatore Siviero

sabato 1 novembre 2008

MASHFACE.COM piccole animazioni e sonorizzazioni di foto



Questo è un post sperimentale che sarà rimosso tra qualche giorno perchè non c'entra molto coi contenuti di questo blog.
Mashface è un sito dove è possibile caricare delle proprie foto e sonorizzarle, animarle e rilascia poi il codice da inserire in un proprio blog o sito web.

Il sito dispone anche di diverse foto di celebrità che potreste far parlare con la vostra voce.

L'elaborazione di cui sopra è grossolana in quanto trattasi solo di un esperimento.

martedì 28 ottobre 2008

QUARTIERE A LUCI ROSSE A NAPOLI?


Un crepuscolo di una strada a luci rosse di Anversa.
Foto di Marco Maraviglia.

Ho visto ad Amsterdam, Anversa, Parigi, i quartieri a luci rosse. No, non li ho frequentati, poi, pensate come vi pare.
Un quartiere a luci rosse in una città crea turismo, business, entrate per l'Amministrazione Comunale per le tasse che pagano i porno-shop, i locali di strip-tease e di sesso a pagamento.

D'altro canto si elimina la prostituzione in strada e le strade dei quartieri a luci rosse vengono colorate dalle insegne al neon rosso, blu, giallo, rendendole suggestive e turisticamente attraenti, specie per i più curiosi, specie coi riflessi delle luci sui marciapiedi, quando piove.

Certo, a Napoli sarebbe difficile individuare una zona specifica per farla "a luci rosse" per l'ipocrita "bigottaggine" che preferisce tralasciare la prostituzione "off-tax".

Però, penso a un luogo come l'ex cinodromo vicino ad Edenlandia: un muro di cinta all'interno del quale sorge un villaggio a luci rosse con ingresso a pagamento per i turisti che intendono solo scorrere le vetrine, poi... chi vuole "consumare" paga il supplemento.

Clicca qui per vedere il video del quartiere Pigalle di Parigi.

lunedì 27 ottobre 2008

BARCELLONA: la rambla e gli artisti di strada


Un artista di strada sulla Rambla di Barcellona.
Foto di Marco Maraviglia.

La Rambla è come se fosse la bella copia di via Scarlatti a Napoli.
"Infestata" da artisti di strada che sono un'attrazione turistica affascinante che fanno guadagnare un po di soldini a chi deve mantenersi lì il fitto e/o gli studi. A Roma in P.zza Navona bisogna avere una licenza per occuparla come artista di strada, a Montmartre (Parigi) pittori e caricaturisti sono un'istituzione da anni e creano movimento, attrazione e indotto economico al vicino Museo Dalì e ai caffè e ristoranti.

Non sono riuscito a tradurre per bene le info burocratiche relative all'arte in strada a Barcellona, ma mi sembra di aver capito che basta auto-segnalarsi ad un ufficio competente.

A Napoli gli artisti di strada vengono solo in occasione dello "Strit-Festival", ma pagati direttamente dal Comune. Vi va che i soldi vostri siano dati per un'attrazione che potrebbe invece essere permanente, senza perdere fondi dalle casse dell'Amministrazione?
Vi piacerebbe vedere il centro storico brulicante di artisti di strada di tutto il mondo che tanto allietano turisti e napoletani?

domenica 26 ottobre 2008

FUMETTI A BRUXELLES


Fumetti dipinti sulle facciate delle case di Bruxelles.
Foto di Marco Maraviglia.

La città di Bruxelles, capitale dell'UE, non offre molto turisticamente parlando, ma essendo considerata la città del fumetto in quanto lì sono nati gli autori dei Puffi, di Cocco Bill, Gastone e tanti altri, vi hanno ralizzato il "museo del fumetto".

Non solo: per tutta la città vi sono affreschi sulle facciate dei palazzi che richiamano i fumetti più famosi implementandosi a volte con le scene urbane. L'itinerario diventa una vera e propria divertente caccia al tesoro per l'appassionato di fumetti e non che, con city-map specifica, gira l'intera città alla scoperta di scenette fumettistiche ubicate nei punti più importanti turisticamente o comunque quelli da far scoprire al turista.

venerdì 24 ottobre 2008

ART4YOU: un opuscoletto per chi ci vede bene


Art For You. Anche il mondo anglosassone utilizza il 4 (four) per indicare "for" (per).

Parlo di un opuscoletto bilingue (inglese e italiano) a fisarmonica, recuperato all'ufficio informazioni turistiche nella stazione di Piazza Garibaldi a Napoli.
Misura circa 8x5,5cm di facciata (chiuso) ed è lungo circa 90cm aperto.
E' un grazioso gadget che riporta alcuni itinerari d'arte partenopea: Pio Monte di Misericordia, Museo del Tesoro di San Gennaro, Museo Madre e Chiesa di Donnaregina Vecchia.
Itinerari che portano dall'arte antica a quella contemporanea.
L'odore della carta e dell'inchiostro sono una vera manna per gli book-sniffer.
Fin qui ci siamo. 
Ora, se l'intenzione dell'idea la ritengo ottima in quanto utile promemoria non ingombrante e da poter anche attaccare in un proprio taccuino di viaggio, è la realizzazione grafica che sembra eseguita da chi non ha competenze di tecnica pubblicitaria e comunicazione.
Innanzitutto i testi sono scritti con un corpo del carattere senza grazie così piccolo che rende difficile la lettura anche a me stesso che mi vanto di avere 11/10 per occhio. Non solo, i testi sono scritti in parte in negativo (bianco su scuro) ed altri nero su rosso o addirittura su bordeaux: un vero attentato alla vista fin'anche per un attento filatelico.
L'opuscoletto non è firmato da chi l'ha realizzato e consiglierei alla SCABEC (la società che gestisce servizi per i beni culturali della Campania) di chiederein futuro perlomeno la supervisione di un professionista pubblicitario.

giovedì 23 ottobre 2008

LA C76 DELLA RETE TRASPORTI DI NAPOLI ANM

Napoli non è certo all'avanguardia per quanto concerne il trasporto pubblico su gomma.
Le colpe non sono certo tutte dell'Azienda ANM, ma alcune sì.
Non è colpa dell'ANM quando automobilisti scellerati invadono le corsie preferenziali o posteggian impedendo il facile passaggio degli autobus.
Ci sono strade che sono abbandonate da Dio... e dall'AMN.
Parlo ad esempio della consueta anarchia della linea C76 che è una navetta che collega l'Ospedale Cardarelli, l'Ospedale Monaldi, la Clinica Pascale, il Policlinico, il Rione Alto, la piazzetta di Santa Croce e via Comunale Margherita.
E' un tratto che si percorre, per intero, mediamente in 10 minuti, traffico compreso.
Ma a quei 10' bisogna sommare a volte i 50-60 minuti di attesa perchè spesso su due navette, una è "guasta".
Inutile chiedere agli autisti di comunicare ai loro capi di aumentare in casi di emergenza le corse di un'unica macchina. Inutile andare a protestare allo stazionamento del Cardarelli. Inutile segnalare al numero verde il disservizio. Troveranno sempre una scusa per giustificare tutte le volte che le corse vengono saltate.
La C76 è come una linea a sè. Anarchica. Potrei raccontarvene tante che ho annotato con date, orari e numeri delle macchine. Il personale dell'ANM gioca sull'alto grado di tolleranza degli abitanti di via Comunale Margherita e via Calori di Sopra. Ma qualcuno prima o poi potrebbe incazzarsi di brutto.
Ma non perdiamoci d'animo.

Vorrei qui solo dare un paio di consigli:
  1. Nel caso dobbiate scendere per andare in via Calori di Sopra ma l'autista alla piazzetta di Santa Croce devia verso l'incrocio di via Toscanella, fate casino: prendete il cellulare in mano e minacciate di chiamare i carabinieri denunciando l'autista per interruzione di pubblico servizio. Se l'autista vi dirà che non puo' scendere perchè la strada è interrotta o altra scusa, telefonate lo stesso ai carabinieri se al momento di salire nell'autobus non vi è stato comunicato subito il problema e non trovate affisso nessun avviso.
  2. Operazione fiato sul collo: annotate questo numero verde "800 639 525"; è il numero per fare segnalazioni dei disservizi dell'ANM. Non serve a molto, ma probabilmente se inizieranno a ricevere tante telefonate, qualcosa potrebbe succedere.
  3. Chi legge qui ed abita in zona, potrebbe organizzarsi un bel servizio-navetta in stile carpooling. In effetti già ci si aiuta a vicenda: oggi passi con l'auto tu e mi dai uno strappo a Cappella dei Cangiani, domani capiterà che do io un passaggio a te; ma organizzarci magari partendo da qui, attraverso i vostri commenti, se ci saranno, non sarebbe male.

mercoledì 22 ottobre 2008

AMSTERDAM E BICICLETTE

Nella foto mamma e figli in bici ad Amsterdam.
Foto di Marco Maraviglia.

Biciclette ovunque: rumori stradali di fondo quasi pari a zero e comunque assorbiti dalle acque dei canali che la attraversano.
Una città in continuo movimento dove sembra che tutti stiano a cazzeggiare in bici che invece usano per andare al lavoro, andare a fare la spesa e fin'anche accompagnare i figli a scuola.
Ho visto cose che non immaginavo: famiglie intere in bici, sotto la pioggia ma in bicicletta.
Mamme e papà con una specie di carriole o rimorchi saldati alle bici entro i quali bambini di un paio d'anni.
Una città a misura di bici. A misura umana.
Lee bici bianche che ho visto in giro per Amstardam sono a disposizione di tutti. Gratuitamente. La prendi, ci pedali per andare da un punto all'altro della città e poi la lasci per qualcun altro che la troverà e la userà per fare un altro giro. Una sorta di book-crossing... C I C L O - C R O S S I N G !!

martedì 21 ottobre 2008

VIAGGI IN LUOGHI INESISTENTI


Nel video di foto alcune elaborazioni digitali di Marco Maraviglia.

Ci sono luoghi che non esistono ma che possono essere immaginati.
Luoghi mai visti se non nella propria mente.
Tutto ciò che vediamo è reale.
Tutto ciò che immaginiamo, anche.
Quello che non pensiamo forse non esiste,
ma qualcun altro potrebbe fartelo vedere.
Forse.
Ci sono 3 grandi geni nella storia che considero i più grandi creatori di immaginazione: Leonardo Da Vinci, Antoni Gaudì e Mauk Escher.
Io purtroppo non sono paragonabile a nessuno di loro e a dire il vero era meglio che non lo scrivessi.
Però quando tutte le brutture vomitate dai media ti assorbono cercando di irrompere nella tua serenità, il modo migliore è rifugiarsi in un viaggio in luoghi inesistenti, rilassandoti, pensando, giocando con immagini per cercare il bello, il colore o il bianconero, è uguale, ma l'evasione mentale è un diritto di ogni individuo.
Pensare, sognare, immaginare... crearsi illusioni, immagini di luoghi e momenti che non esistono...


venerdì 17 ottobre 2008

LA TERRA DEI FUOCHI



"La Terra dei Fuochi" non è un luogo dove si fabbricano fuochi pirotecnici per la festa di Piedigrotta a Napoli.
Non è una terra arida e brulla del centro Africa.
La Terra dei Fuochi è un sito di segnalazioni e denunce su quanto sta avvenendo nei dintorni di Napoli creato da una "cellula" del meetup degli Amici di Beppe Grillo di Napoli.

La maggior parte della gente crede che il problema dell'immondizia sia risolto, ma non sa che proprio perchè le strade del centro di Napoli sono più pulite, nelle campagne limitrofe sono aumentati gli scarichi di immondizia che poi vengono incendiati producendo diossina, polveri sottili che hanno ormai reso la Campania la Regione d'Italia col più alto numero di malati di cancro.
Scaricano immondizia di ogni genere in luoghi isolati, con la complicità di contadini della zona e poi la notte bruciano. Anche di giorno, ormai. Dicono che sono i rom a bruciare... ma chi li manda? Quanto guadagnano per ogni fuoco appiccato?

Intanto sulle nostre tavole arrivano sicuramente alimenti contaminati, dalle mozzarelle (che ci dicono che "è tutto a posto") alle verdure, frutta, pasta fatta col grano delle campagne di Giugliano, Acerra, Aversa...).
La maggior parte della gente non sa perchè c'è una spessa coltre di "nebbia" ad ogni ora quando si arriva a Napoli dall'autostrada, dal cielo verso l'aeroporto di Capodichino... Umidità? No!
La gente non sa perchè Napoli ormai è diventata una città off-limits per le auto. Ormai 4-5 giorni a settimana c'è il blocco della circolazione delle auto per la presenza di particelle tossiche nell'aria. Ma perchè? A Napoli ci sono industrie? Ci sono concerie? Ciminiere che scaricano a tutta forza sostanze tossiche? Può mai essere il traffico automobilistico di una città a metterla sotto assedio da divieti di circolazione?

La terra dei Fuochi raccoglie testimonianze, denunce, iniziative e ci sarà fin quando le istituzioni non manderanno lì l'esercito, i vigili del fuoco a vigilare.

giovedì 16 ottobre 2008

CAPRI, perla del Mediterraneo


Capri è del Comune di Napoli, ma non è Napoli.
A Capri vanno gli industriali di tutta Italia per i loro convegni.
A Napoli ci vanno i premier e i ministri per risolvere la catastrofe immondizia che sembra sia risolta ma nel frattempo intorno alla città i rifiuti industriali e tossici vengono scaricati ancora illegalmente e bruciati (vedi www.laterradeifuochi.it).
Solo una manciata di chilometri da Napoli per vedere il Paradiso.
Un'isola che vive di turismo. E ci vive bene.
Napoli il turismo lo snobba. I crocieristi che attraccano al Molo Beverello scendono per un mordi e fuggi o per scappare a Capri o a Pompei.
Ecco, Pompei... un'altra emergenza... E' in dissesto, creiamo un Commissario, qualche barca di soldi dei contribuenti e magari 15-20 anni per rimetterla a posto... per poi magari vendersela. Come sembra che si voglia vendere un tratto di via Caracciolo.

Capri è del Comune di Napoli, ma non è Napoli.
Napoli non è Capri, ma è lì, a una manciata di mare.

Il panorama di Napoli più lungo del mondo: Metamorfosi2008


"Metamorfosi2008" vuole essere un omaggio a Mauk Escher, incisore, illustratore, matematico ad honorem per le sue prospettive surreali con le quali ha realizzato parte dei suoi disegni.
Il video non rappresenta purtroppo nel miglior modo quella che è la foto originale che ho realizzato in Photoshop con mie immagini d'archivio di Napoli.

L'opera l'avevo iniziata nel Febbraio 2008, ma ad un certo punto mi sono dovuto bloccare perchè il vecchio Mac G4 con Sistema operativo 9, non era in grado di gestire il peso dell'immagine che era giunta intorno ai 300Mb. Temevo che sarebbe rimasta incompiuta, fin quando l'ho passata su un iMac con SO X e 4Giga di Ram e sono riuscito a lavorarla e completarla giungendo ad un peso poco al di sotto di 1Gb.

Ora è terminata. Forse l'ultima del mio progetto FantaNapoli.
Come alcuni sanno, quest anno, a 44 anni ho deciso di iscrivermi all'Accademia di Belle Arti di Napoli e probabilmente non avrò più il tempo di trastullarmi col Photoshop. Forse per qualche esame proverò ad elaborare qualcos altro, ma per ora sto esaurito... anche perchè non sono riuscito ad importare la foto intera nel video ed ho dovuto spezzarla in 8 parti per poi montarla con dissolvenze che fanno perdere la continuità panoramica di quello che io ritengo il panorama di Napoli più lungo di Napoli.

Il file della foto finale pesa intorno ai 160Mb e misura 13x306cm circa: è forse la foto più lunga del mondo ?



martedì 14 ottobre 2008

HOJA DE RECLAMATION (foglio-reclami nei ristoranti spagnoli)


l' Hoja de Reclamation è un foglio-reclamo da compilare quando in un ristorante spagnolo hai qualche problema sul servizio, sul prezzo del menù se non è trasparente, se quello che mangi lo trovi avariato...

E' una legge valida in tutta la Spagna.

Come funziona: in caso di reclamo si chiede al personale del ristorante il foglio-reclamo che è tenuto per legge a consegnarti. Si compila specificando il disservizio riscontrato e una copia resta al cliente e una al ristorante che provvederà ad autodenunciarsi all'ente preposto per l'accertamento.
Se il ristorante non vuole consegnarlo, il cliente puo' telefonare alla polizia che farà una multa molto salata al ristorante per il solo fatto di non avere o non voler dare il foglio-reclamo.
L'ente preposto all'accertamento del servizio invierà al cliente l'esito del suo reclamo.
Ma se il direttore del ristorante non si auto-denuncia inviando il reclamo all'ente? Niente paura: il cliente dopo qualche giorno puo' verificare presso l'ente se è arrivata la denuncia e se ciò non è, invia per fax la propria copia. In tal caso la multa al ristorante sarà ancora più salata, addirittura sembra che si faccia sospendere l'attività del locale per un periodo più o meno lungo.

lunedì 13 ottobre 2008

LA NAPOLI CHE VOGLIAMO




Dal meetup Amici di Beppe Grillo di Napoli, c'è un'interessante iniziativa che intenderebbe coinvolgere i cittadini di Napoli per riprogettare la città.

Il link al forum di discussione è il seguente:
www.lanapolichevogliamo.tk

Puo' parteciparvi chiunque in questo progetto "open source".
Raccomando di dare un'occhiata alle FAQ.

domenica 12 ottobre 2008

SURVIVAL IN NAPLES, guida minimalista di sopravvivenza urbana nella città di Napoli

Napoli: un libro che conduce in una sorta di avventura estrema, un viaggio di "trash-archeology": scavando sotto la munnezza si trovano bellezze culturali e monumentali che bisognerebbe andare in più parti del mondo per vederne.
Non solo storia, arte, cultura, musei, ma come restare indenni da un breve soggiorno a Napoli, guardando le bellezze di luoghi che sono al di fuori dei normali itinerari turistici, mimetizzandosi tra i napoletanii, imparando come muoversi tra scippatori, trasporti pubblici, borseggiatori...

Si parla di atmosfere di una metropoli ricca di musica (
musiconia), ragazzi di ogni strato sociale, modi di vivere...
Una guida turistica alternativa su Napoli, in stile "Routard" con un occhio al modo di raccontare del più famoso "così parlò Bellavista" di Luciano De Crescenzo.

Per acquistarlo:
www.ibs.it
La scheda del libro.

Se intendete acquistarlo direttamente da me che sono l'autore, a prezzo scontato (15,00 euro invece di 18,00 euro) e con dedica personalizzata, occorre prenotarlo pubblicando un commento a questo post.

SORPRENDENTE NAPOLI

Tutto ciò che vedrete è falso !

Trattasi di fotomontaggi/(ri)elaborazioni digitali di immagini di Napoli e dintorni, realizzate dal fotografo Marco Maraviglia nel corso degli ultimi 4 anni che, attraverso sogni ad occhi aperti, prova ad immaginare come potrebbe essere un luogo della città stravolgendone la sua fisicità.
Ammiccando ai grandi geni come Gaudì, Dalì, Escher ai quali tenta di ispirarsi, vorrebbe stimolare la percezione di Napoli con un semplice gioco che aiuta ad apprezzare, riconoscendoli in queste immagini, particolari della città che passano talvolta inosservati per chi ci vive e per il turista.



"Libera la mente, vedrai che lo sguardo si poserà su ciò che hai sempre visto ma forse senza mai aver osservato, ma semplicemente guardato. Lo spazio che ci circonda è solo un'invenzione dell'immaginazione di architetti, artisti, urbanisti di tutti i tempi. Un'invenzione soltanto e quindi nulla di veramente reale.
Immagina un sogno. O dei vecchi ricordi di tempi lontani. Vedrai che tutto si fonde, tutto si scompone, tutto si accavalla o si allontana e la fisicità degli spazi vissuti è sublimata da elementi essenziali, forse metaforici, forse inutili, forse... e tutto si stravolge.
Passeggi, viaggi, ti giri intorno e c'è sempre una strada che te ne ricorda un'altra, la navata di una chiesa che somiglia a un'altra. Ti sembra un deja-vù, credi di aver già visto nella tua mente una piazza o una sala reale. Perché tutto ciò che vedi è effimero. Resterà solo nella tua mente o in una foto rubata eludendo magari la sorveglianza di un museo. Ma poi ? Tutto ciò che stava intorno a quella foto ? Il palazzo intero, le strade per giungerci, il panino mangiato sull'aiuola, i sorrisi coi compagni di viaggio, le indicazioni chieste all'indigeno passante. Tutto il resto che fine farà ? Negli appunti di viaggio, sì, forse. Solo scrivendo giorno dopo giorno il percorso della nostra vacanza, la memoria dei nostri viaggi sarà ravvivata dalle parole scritte, nel tempo futuro.
Ma anche le parole scritte non daranno forse mai la terza dimensione e mai riprodurranno quelle identiche percezioni vissute sul luogo.
Allora perché non giocare al contrario ? Perché non partire dall'assurdo, dal sogno, dall'irreale, dal falso per stimolare la mente a ricreare i luoghi vissuti ? O per cercare i luoghi da vedere ?"

FantaNapoli è una sfida. E' l'aguzzate la vista come quelle vignette di alcuni giornali enigmistici: cercare e trovare le differenze nell'immagine.
La Fontana del Nettuno riportata in Piazza Plebiscito, la Fontana del Vesuvio di Tatafiore spostata nella Villa Floridiana per ridare continuità visiva alla via Scarlatti del Vomero. E poi, immaginiamo il Palazzo Reale in simbiosi con la Reggia di Capodimonte, o la scala elicoidale del Palazzo Mannajuolo incastonata da una decorazione altrettanto liberty di un portone di un palazzo dimenticato in via del Parco Margherita, strada del liberty per antonomasia.
Smontare, tagliare, cancellare, riciclare, rappezzare, ed ecco una Napoli surreale. A volte iperreale. Una città che l'arte la fa leader nel mondo. Che apre gli spazi, anche insoliti, alle opere in P.zza Plebiscito a quelle permanenti nella metropolitana, alle Stanze delle Arti in P.zza Dante, il Palazzo Roccella, Palazzo dello Spagnuolo nel quartiere della Sanità, il Castel S. Elmo, il Castel dell'Ovo e così via.
Fame d'arte a Napoli. Fame di Napoli. E allora giochiamo, divertiamoci a cercarla in quei suoi a volte trascurati dettagli che le appartengono.